La favola de’ tre gobbi, Napoli, 1783 (I tre gobbi rivali)

Esemplare consultato: US-Wc (pp. 21); contrassegnati col segno + e quindi attribuibili a Vincenzo Fabrizi i brani: Con questo portamento, (I.1), Io mi sento per esempio (I.1), Son un conte e son barone (I.2), Della charmans Vezzosa (I.3), Alto, alto, signorini (II.2).

Sono stati mantenuti: ipometri e ipermetri dovuti alla balbuzie, volante "lacchè, postino" passim; 58 quei occhietti belli belli, 63 calcara "fornace", 70 No certo, no (quinario nel recitativo), 88 cortegiar, 112 buggiarde, 123 poicché, 167 il più devoto sentimento (ipometro), 170 sge "je", 181 Ma se siete poi tanto grazioso (accettabile considerando «grazioso» quadrisillabo), 221 parti "parta", 245 mensognera, 265 didascalia Framezzandosi, 276 soggezzione, 312 chinese, 330 babuini, 373 Via via che la vaga (quinario ipermetro), 381 Penso d'amare in compagnia (ipometro), 393 se siete in due, io farò il terzo (ipometro), 397 didascalia Siegue.

Sono stati emendati: 280 La va ya lunga] La va va lunga, 317 vengi] venghi, 332 Di je cosa gheveu (non dà senso in veneziano)] Disé cosa gh'aveu, 356-357 Bellavita Pur che non lasci me, n'ami anche cento. / Vezzosa Non saremo più gelosi] Bellavita Pur che non lasci me, n'ami anche cento. / Non saremo più gelosi.